Solazzo, Chiara

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La visione della Shoah alla luce dei rapporti tra Santa Sede ed Israele (1948-1958)

Il mio progetto di dottorato vuole prendere in esame un angolo di visuale specifico delle relazioni fra cattolicesimo romano
e Israele all’indomani del secondo conflitto mondiale, oggetto di molta letteratura polemica o apologetica, nonché di una
produzione storiografica che attende un cambio di passo dalla consultazione dello sterminato archivio di Pio XII
(recentemente aperto dalla S. Sede) e di Giovanni XXIII; l’ipotesi di lavoro è che per capire anche la dimensione politicodiplomatica
e per contestualizzare le relazioni tra Israele e la Santa Sede, prima e dopo la creazione dello Stato il 14
Maggio del 1948, sia necessario capire come è “emersa” la coscienza della Shoah e dello sterminio di milioni di ebrei in
un clima di “silenzio” che non è stato certamente percepito come tale da subito – in una serie di ambiti che vanno dal
entro del cattolicesimo alle sue periferie. Scopo della ricerca è dunque un censimento analitico del modo in cui la chiesa
ha compreso il genocidio nazifascista e in che modo la sua acquisizione della tematica si è saldata o staccata da quello
che accadeva nell’insieme delle società dell’Occidente europeo: si procederà dunque ad un esame ravvicinato di tutta la
produzione pacelliana, grazie all’Archivio Apostolico Vaticano, per capire dove si alluda alla Shoah e in che modo.

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